Erice: tesoro medievale siciliano affacciato sul mare

Da una splendida posizione che sovrasta il panorama di Trapani….silenziosa, calma, tranquilla… proprio sulla sommità del Monte San Giuliano, si staglia Erice.

Un itinerario alla scoperta di Erice

Passate le sue mura di cinta (risalenti a ben il VII secolo avanti Cristo), attraversando le strette viuzze su cui si affacciano pittoreschi cortili fioriti, si ha la sensazione di essere catapultati in un’altra epoca….così perdendosi si avrà modo di visitare alcuni tra i suoi più bei tesori:

  • il Castello Normanno
  • il Duomo o Matrice
  • il Quartiere Spagnolo

Festival medievali tra le antiche chiese

Erice accoglie più di sessanta chiese, tra cui quelle di San Martino, San Cataldo, San Giuliano, San Giovanni Battista. Ogni estate, riecheggiano le musiche medievali recuperate alla memoria da artisti di fama internazionale proposte durante la Settimana di Musica Medievale e Rinascimentale.

All’origine di Erice

Il nome di Erice deriva da Erix, un personaggio mitologico, figlio di Afrodite e di Bute, ucciso da Eracle. la città ha origini antichissime: secondo Tucidide, fu fondata dai Troiani, che fuggendo nel Mar Mediterraneo avrebbero trovato il posto ideale per insediarvisi; sempre secondo la leggenda, i Troiani avrebbero poi dato vita al popolo degli Elimi. Ma Erice fu un luogo di importanza strategica e religiosa anche per Romani, Cartaginesi, Greci e Normanni. Dal 1963 è sede del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana, dedicato agli studi scientifici. Oggi, nel centro cittadino, posto sulla vetta dell’omonimo Monte Erice, risiedono poco più di 1000 abitanti, mentre la maggior parte della popolazione risiede a valle, nell’abitato di Casa Santa, proseguo della città di Trapani.

Se vi trovate in questa splendida città siciliana durante le vacanze pasquali, non potete mancare alla Processione dei Misteri di Erice, manifestazione religiosa che si celebra il Venerdì Santo. I confrati della Congregazione del Purgatorio aprono il corteo, indossando una tunica bianca ricamata di rosso. i Misteri sono portati in spalla e vengono allineati dinanzi la chiesa di San Giuliano, luogo di partenza. I confrati, pertanto, sono pronti per percorrere le suggestive strade cittadine, per far poi ritorno alle prime luci della sera.

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Come avete letto, Erice conserva intatto il fascino di antico bordo medievale animato da botteghe di artigianato tipico: le ceramiche finemente decorate, i tappeti variopinti tessuti a mano, i tradizionali dolci come la Genovese alla crema, dolce di pastafrolla con zucchero a velo sulla parte superiore e “Mustaccioli“, antichi biscotti fatti nei conventi di clausura. Non avete ancora fatto le valigie? Questo splendido tesoro medievale affacciato sul mare vi sta aspettando!

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