BEST PRACTICE MADE IN SUD: Sartoria Italiano di Palermo

La nostra bella Sicilia non ha eccellenze solo naturali e culinarie ma ne ha anche nel campo della moda e la Sartoria Italiano ne è uno splendido esempio!

La Sartoria Italiano nasce a Palermo negli anni ’60 grazie all’impegno e alla bravura del suo fondatore, Luigi Italiano e oggi è proprio il figlio di Luigi, Claudio, a portare avanti con dedizione e zelo la tradizione familiare! Ovviamente non abbiamo perso tempo e gli abbiamo rivolto alcune brevi domande… continuate a leggere per scoprire cosa ci ha risposto! 😉

 

italiano1Ciao Claudio, tu sei uno dei tanti casi che dimostra che il talento è genetico! Potresti raccontarci come è nata la vostra Sartoria?

La Sartoria nasce nel 1965 a opera di mio padre, il Maestro e Cavaliere Luigi Italiano. Da bambino, in particolare nei periodi estivi, ovvero dopo la scuola, frequentavo la bottega di mio padre, ma soltanto con il tempo mi rendo conto che l’odore delle tessuti, l’ago e il filo, le forbici, mi portano ad appassionarmi sempre di più e continuare su questa strada.

Hai preferito mantenere lo stile tradizionale di tuo padre o hai apportato innovazioni rilevanti a livello tecnico/organizzativo?

Mi mantengo sulla stessa linea dello stile di mio padre, ovviamente rivisitata in chiave moderna; allo stesso tempo, ho anche avuto per 3 anni la possibilità di confrontarmi con altri maestri sartoriali nella Capitale romana, dove ho appresso altri metodi, tecniche e sistemi di lavoro.

Com’è lavorare nel tuo ambito ormai che tutti sembrano quasi apprezzare più un capo d’abbigliamento già pronto piuttosto che uno “cucito addosso”?italiano2

Lo fanno per mancanza di tempo, anche a livello economico probabilmente. In sartoria generalmente ci si rivolge più a un clientela di nicchia, ovvero a persone che hanno il buon gusto e la possibilità di vestire bene. Pochi oggi sono i giovani che si affacciano alla sartoria, perché non sono educati in tal senso, non hanno la cultura del bel vestire e quindi è più facile che preferiscano avere un abito già pronto a prezzi economici. Alcuni pensano che indossando un abito fatto a mano, si vesta qualcosa di antico, di vecchio; questo non è assolutamente vero, perché chi và dal sarto sa quello che vuole, e sicuramente l’abito che ne vien fuori non è di tutti ma è un pezzo unico cucito addosso!

Palermo è una città che vive la crisi ormai da diversi anni. Com’è svolgere la vostra attività proprio lì?

Con tante difficoltà, oggi nella mia città lavoro quasi principalmente con i matrimoni, pochi giovani che scelgono di farsi realizzare un abito sartoriale e poi i clienti storici di mio padre che tutt’ora continuano a seguirci. Per fortuna viaggiamo spesso, andando direttamente a casa dei clienti; diciamo che il “vecchio” sarto che aspettava dentro la bottega, non esiste più.

italiano3Puoi svelarci alcuni dei vostri strumenti per superare la crisi?

Oggi utilizzo molto il web, social e quant’altro, in particolare Facebook e Instagram che aggiorno di continuo. Ho preso parte qualche anno fa ad alcune Fiere per sposi, curando ovviamente la parte dello sposo. Di tanto in tanto mi invitano presso radio locali e rilascio qualche intervista, ma rimango sempre dell’idea che, come per tutti i lavori artigianali, il passaparola sia la migliore pubblicità! Poi tutto sta nell’esperienza, idee e capacità creative ma ovviamente ago, filo e forbici non mancano mai.

Avete qualche programma innovativo da realizzare nella vostra Sartoria nel prossimo futuro? 

Ci piacerebbe poter organizzare degli incontri aperti a tutti, soprattutto con i giovani, per far conoscere la nostra bottega artigianale, far vedere da vicino come viene realizzato un abito fatto interamente a mano.

Vuoi aggiungere altro?

Sull’ultima, non mi avete chiesto se sono contento del mio lavoro? Assolutamente sì, credo che poter creare un abito da un pezzo di stoffa e modellarla addosso a una persona, sia la soddisfazione più bella ed entusiasmante, una vera forma d’arte.

Per conoscere altro sull’arte, la storia e la produzione della Sartoria Italiano di Palermo cliccate qui! 🙂

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