Giovanni Branciforte _ Pittura

Giovanni Branciforte è un artista siciliano emergenbranciforte_il suono dellacqua_oliosutelate le cui ragioni della cifra pittorica e stilistica si legano a quell’esigenza, nata negli anni’80, del ritorno alla pittura e all’opera d’arte come esperienza sensibile.

Alcuni momenti dell’arte del ‘900 sono stati per l’artista fonte di ispirazione, di suggestioni meditate e luogo di verifica del suo lavoro. Attraverso una sperimentazione pittorica, narrativa e personale queste opere hanno contribuito alla creazione del suo immaginario e hanno favorito anche il mondo segnico e la palette neo-espressionista del suo fare pittorico.
Tutto ciò si è unito alla continua ricerca di nuove tecniche, di materiali e di supporti, elementi da poter utilizzare in maniera artigianale.

Utilizza tavole, compensati, reticolari, metalli, plastiche;  questi elementi lo hanno sempre ispirato per una costruzione quasi “da carpenteria” delle sue opere. Gli incontri con l’esperienza artistica di Lucien Freud, Bacon e Saul Steinberg sono stati importanti per l’artista. Assieme allo studio della psicologia dell’arte e della percezione visiva fatto sui saggi di Ernst Gombrich, Rudolf Arnheim e Luciano Anceschi, sono i passaggi fondamentali della sua genesi artistica. Ciò che lo attrae della rappresentazione pittorica è la possibilità di addensare sulla stessa superficie linee reali e percezioni ideali dello spazio.
Sedimenta colore e materia su supporti che non hanno obblighi formali o misure standard;  crea immagini dove forme ed oggetti si liberano dalla loro pura materialità oggettiva.
Le opere di Giovanni Branciforte sono un non-luogo ossia una sorta di tempio mentale su cui si proiettano ricordi, visioni, sogni. Un luogo dove forme e figure, dalla fitta trama materica e colorica, definiscono lo spazio. Attraggono l’osservatore su qualcosa di visto ma non osservato formando un altrove emotivo. Un altrove dove ad ogni sguardo tutto ricomincia in una nuova dimensione visiva.

1 commento su “Giovanni Branciforte _ Pittura

  • Di Giovanni mi ha sempre sorpreso la ricerca della libertà, la sua necessità intima di mettere in discussione, sempre, qualsiasi approdo rassicurante della visione (e dell’esistenza), pur rimanendo un uomo e un artista del ‘900, quindi capace anche di amare profondamente l’accademia, la sua formazione, e di riconoscerle l’eterna funzione di guida nelle tempeste emotive e culturali che ci attraversano e che, puntuali, i suoi pennelli registrano.
    Grazie Giovanni,
    sento per te profondo rispetto e amicizia.
    Luigi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

due × 1 =