Palermo e l’arte contemporanea: cuore creativo della Sicilia

Palermo e l'arte contemporanea Sicily and Sicilians Sicilia

Palermo non è solo barocco, chiese bizantine e mercati storici. Il capoluogo della Sicilia si è trasformato in un crocevia vivace per l’arte contemporanea, con spazi espositivi innovativi, gallerie indipendenti, street art d’autore e centri culturali che riscrivono la mappa culturale della città.

Se sei alla ricerca di un itinerario alternativo alla scoperta della Palermo artistica di oggi, sei nel posto giusto: noi di Sicily and Sicilians ti portiamo alla scoperta dei luoghi dove l’arte si fonde con il presente, in uno dei contesti urbani più affascinanti del Mediterraneo.

 

Palermo e l'arte contemporanea Sicily and Sicilians

Palermo e la nuova arte: perché è il momento giusto

Dimentica gli stereotipi! Oggi Palermo è molto più di un museo a cielo aperto della sua gloriosa storia. La città è diventata terreno fertile per nuove visioni artistiche, grazie anche a eventi di respiro internazionale come Manifesta 12 (tenutasi nel 2018), che ha dato nuova linfa al dialogo tra spazio urbano, arte e cittadinanza.

La Sicilia, con la sua energia ibrida tra Europa, Africa e Medio Oriente, è una cornice ideale per riflettere sulle grandi sfide contemporanee. Palermo è il cuore pulsante di questa rinascita artistica.

 

FPAC Palermo e l'arte contemporanea Sicily and Sicilians

Arte internazionale a Palermo: FPAC

Fondata nel 2003, la Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea è uno degli spazi più importanti per l’arte contemporanea a Palermo. Situata in via Vittorio Emanuele, a due passi dal mare e dal cuore del centro storico, la galleria rappresenta un ponte tra la scena artistica siciliana e il panorama nazionale e internazionale.

La programmazione è curata con uno sguardo sofisticato e coraggioso, e include nomi affermati come Francesco Simeti, Luca Vitone, Ignazio Mortellaro e Loredana Longo, ma anche artisti emergenti selezionati con grande attenzione. La galleria ha anche una sede a Milano, a conferma del suo ruolo di riferimento nel sistema dell’arte contemporanea italiana.

Perché visitarla: questa galleria d’arte contemporanea internazionale è il posto ideale per chi cerca uno sguardo profondo, critico e aggiornato sulla produzione artistica contemporanea, in una Palermo che guarda al mondo mantenendo il cuore in Sicilia. Ma attenzione! La galleria sarà chiusa fino a settembre per lavori!

 

Cantieri Culturali alla Zisa Palermo e l'arte contemporanea Sicily and Sicilians

Distretto artistico: Cantieri Culturali alla Zisa

I Cantieri Culturali alla Zisa sono molto più di un contenitore, sono un laboratorio urbano dove convivono scuole d’arte, gallerie, associazioni culturali e spazi autogestiti. Qui troverai:

  • il Centro Internazionale di Fotografia fondato da Letizia Battaglia;
  • il Goethe-Institut Palermo, promotore di progetti tra arte e società;
  • la Scuola di Cinema e Fotografia;
  • associazioni indipendenti come Minimum e Arci Tavola Tonda.

Una passeggiata tra i padiglioni è un viaggio nella Palermo creativa, con muri dipinti, installazioni spontanee, musica e workshop. Una vera cittadella dell’arte in pieno centro urbano.

 

RizzutoGallery Palermo e l'arte contemporanea Sicily and Sicilians

Galleria d’arte contemporanea a Palermo: RizzutoGallery

Fondata nel 2013 da Sabrina e Giovanni Rizzuto, la RizzutoGallery è una delle gallerie d’arte contemporanea più solide e riconosciute in Sicilia. Situata nel quartiere Kalsa, a pochi passi dal Foro Italico, questa galleria lavora con una selezione di artisti italiani e internazionali che riflettono sul presente attraverso linguaggi diversi: pittura, scultura, installazione, fotografia.

La programmazione è curata nei minimi dettagli e si rivolge sia al collezionismo che alla diffusione culturale. Tra gli artisti in mostra negli ultimi anni troviamo nomi come Giuseppe Adamo, Alessandro Roma, Francesco De Grandi, Sabrina Casadei.

Perché visitarla: la galleria d’arte contemporanea rappresenta uno snodo professionale nel sistema dell’arte a Palermo, capace di dialogare con la scena nazionale senza perdere il forte legame con il territorio siciliano.

 

Palazzo Butera Palermo e l'arte contemporanea Sicily and Sicilians

Arte contemporanea in un palazzo nobiliare

Nel cuore del quartiere Kalsa, affacciato sul lungomare del Foro Italico, si trova Palazzo Butera, una delle dimore storiche più affascinanti di Palermo. Ma questo non è solo un esempio di architettura barocca: dal 2016 è diventato anche uno dei poli più significativi per l’arte contemporanea in Sicilia.
Grazie al mecenatismo di Francesca e Massimo Valsecchi, Palazzo Butera è stato trasformato in un luogo di cultura aperto alla città, dove collezioni d’arte storica dialogano con installazioni contemporanee, mostre temporanee, residenze d’artista e laboratori interdisciplinari.

Perché visitarlo: è un esempio straordinario di come la memoria storica della Sicilia possa convivere con le pratiche artistiche del presente, offrendo una narrazione colta, raffinata e coinvolgente dell’identità palermitana.

 

L'Ascensore Palermo e l'arte contemporanea Sicily and Sicilians

Laboratorio d’arte e linguaggi del presente

Tra gli spazi indipendenti più interessanti della scena artistica di Palermo c’è L’Ascensore, una project room nel cuore del centro storico, nata con l’intento di promuovere le pratiche artistiche contemporanee attraverso mostre, progetti curatoriali e residenze. Questo spazio è un vero e proprio ascensore concettuale tra Palermo e il mondo! Accoglie artisti emergenti e affermati, curatori e ricercatori, creando connessioni tra la scena siciliana e il panorama internazionale dell’arte contemporanea. Le esposizioni, spesso site-specific, sono pensate per interagire con lo spazio urbano e con la comunità.

Da sapere: L’Ascensore è attento alle ricerche più sperimentali, dalla videoarte alla performance, passando per la fotografia concettuale. Una galleria d’arte contemporanea sperimentale, un punto di riferimento per chi cerca nuove narrazioni visive in Sicilia.

 

Street art Palermo e l'arte contemporanea Sicily and Sicilians

Street art e arte pubblica: il museo a cielo aperto

Palermo è una città che parla anche attraverso i muri. La street art ha trovato spazio nei quartieri popolari, come la Kalsa, Ballarò, Albergheria e Borgo Vecchio. Progetti come Borgo Vecchio Factory e Ballarò Significa Palermo hanno coinvolto i residenti nella creazione di opere murali che raccontano storie di resistenza, migrazione, memoria e speranza.
I murales di Igor Scalisi Palminteri, in particolare, trasformano i santi cristiani in icone sociali moderne: potenti, commoventi e profondamente siciliani.

Se sei alla ricerca di una guida sui murales a Palermo, clicca qui e leggi questo articolo!

 

Putia Lab Palermo e l'arte contemporanea Sicily and Sicilians

La galleria emergente di Sicily and Sicilians

Nel cuore del centro storico di Palermo, in Corso Alberto Amedeo, sorge Putia Lab, la nuova galleria firmata Sicily and Sicilians e MostraMed, dedicata esclusivamente all’arte emergente siciliana. Putia Lab nasce all’interno del progetto “Sicily and Sicilians 3.0” come laboratorio creativo, spazio espositivo e salotto culturale, pensato per promuovere giovani artisti visivi siciliani: fotografi, pittori, videomaker, scultori e street artist.

Questo luogo è molto più di una semplice galleria! Si tratta di una bottega — una “putìa” rinnovata — che ospita residenze artistiche, workshop formativi (su storytelling, marketing digitale e videomaking), mostre collettive e performances interdisciplinari con un forte radicamento nella cultura della Sicilia contemporanea.

Perché visitarla: qui l’arte contemporanea a Palermo diventa comunità. Ogni evento sostiene la valorizzazione dei talenti siciliani e genera un impatto culturale concreto sul territorio. È il luogo perfetto per chi vuole scoprire la Palermo creativa e contribuire alla costruzione di una scena artistica giovane e autentica.

 

 

Spazi indipendenti Palermo e l'arte contemporanea Sicily and Sicilians

Spazi indipendenti e gallerie emergenti

Oltre ai grandi musei e ai centri pubblici, Palermo pullula di gallerie indipendenti e collettivi artistici. Eccone alcune da tenere d’occhio:

  • Haus der Kunst Palermo – una casa galleria nel centro storico che ospita residenze e mostre di artisti internazionali;
  • XXS – aperto al contemporaneo – piccola galleria dedicata al linguaggio contemporaneo, dalla pittura al video;
  • Yard44 – un coworking creativo che ospita eventi tra arte visiva, design e fotografia.

In ognuno di questi luoghi, troverai un pezzo di una Palermo diversa, viva, in movimento, lontana dai circuiti turistici classici. Inoltre, se sei alla ricerca di un coworking creativo a Palermo, uno spazio dove lavorare, incontrare altri professionisti e dare vita ai tuoi progetti, dai un’occhiata al nostro articolo dedicato!

 

Palermo e l'arte contemporanea del presente Sicily and Sicilians

Palermo contemporanea è un viaggio nella Sicilia del presente

L’arte contemporanea a Palermo è un viaggio nel cuore della Sicilia più autentica, ma anche più coraggiosa. Qui l’arte non è solo bellezza, ma anche strumento di cambiamento sociale, rigenerazione urbana, dialogo interculturale.

Che tu sia appassionato di arte, curioso esploratore o viaggiatore in cerca di nuovi sguardi, Palermo contemporanea ti sorprenderà. Ogni quartiere, ogni spazio, ogni artista racconta una parte della Sicilia che guarda avanti, senza dimenticare le sue radici.

Tutto parte da qui, da una città che non ha paura di rinnovarsi, di mettersi in discussione e di raccontarsi attraverso l’arte del presente. Se stai programmando cosa fare quest’estate in città, non perderti il nostro itinerario tra i luoghi artistici e culturali di Palermo: una guida per scoprire la Sicilia in tutta la sua bellezza.

Noi di Sicily and Sicilians ti invitiamo a vivere Palermo con occhi nuovi. Perché la bellezza, qui, è ovunque: anche dove non te l’aspetti.

 

 

Flash interview all’artista Davide Bramante

Flash Interview artistica Davide Bramante arte siciliana Sicily and Sicilians

C’è chi nasce in Sicilia e non smette mai di esplorarla, anche girando il mondo. Davide Bramante è uno di questi: artista, fotografo, viaggiatore e curatore.
In questa intervista, scopriamo il suo percorso umano e artistico, con una visione dell’arte come ponte tra presente e passato, locale e globale. Un racconto che parla di Sicilia, ma anche molto di più…

Buona lettura!

 

Se dovessimo descriverti in tre parole come artista siciliano, quali sceglieresti?

Viaggiatore, sognatore ma anche realizzatore.

 

-La tua tecnica fotografica è veramente particolare: si basa su esposizioni multiple realizzate su pellicola, non digitale. Come nasce questa scelta e cosa significa per te lavorare oggi in analogico, in un mondo sempre più dominato dal digitale?

Ho iniziato a realizzare queste opere nel 1992, quando ancora la fotografia digitale non esisteva. Per me era (ed è tutt’oggi) solo un mezzo per poter raccontare al meglio quello che avevo dentro. Cioè, 3000 anni di storie, una moltitudine di sangue diversa, un intreccio architettonico e una infinita sedimentazione e stratificazione giunte fino a me. Continuo ad usare l’analogico perché mi contraddistingue pur non disprezzando la tecnologia.

 

intervista artistica Davide Bramante Sicily and Sicilians arte contemporanea siciliana

-Nei tuoi lavori si vedono città sovrapposte, mondi che si fondono e si stratificano. Quanto i tuoi viaggi intorno al mondo hanno influenzato la tua ricerca artistica e la tua visione del reale?

In realtà il mio lavoro, come sopra accennato nasce appunto nella mia Ortigia, a Siracusa, grazie a tutto ciò che i miei occhi hanno respirato, (si respiro con gli occhi). I viaggi hanno dato ai miei occhi, e di conseguenza al mio lavoro, un respiro diverso.

 

-Tra tutte le città che hai visitato o dove hai lavorato ce n’è una che ti ha colpito più di altre e che hai sentito particolarmente “tua”? Perché?

-Amo raccontare che per ogni età, vi è una città del cuore diversa. Se a 20-25 anni sogni di andare e vivere a New York, Londra e Berlino; a 35-38 inizi ad amare, Parigi ma anche San Pietroburgo e Shanghai. Io sino ai miei 40 anni ho amato tutte queste città. Oggi che ho superato i 50, vi posso dire che non vi è posto più bello al mondo del Val di Noto, d’altronde come “grande viaggiatore“, del viaggio mi sono nutrito per poi ritornare alla mia Itaca.

 

intervista artistica Davide Bramante Sicily and Sicilians arte contemporanea

-Fin da piccolo eri attratto dall’arte: portavi riviste come Flash Art in spiaggia e ti perdevi nella storia dell’arte. Quanto è stato importante il supporto della tua famiglia nel tuo percorso artistico?

Provengo da una famiglia semplice, umile. Mio padre avrebbe voluto vivere di musica, magari continuando a suonare con la banda comunale di Siracusa, mia madre ha sempre fatto la sarta. Non mi hanno mai imposto nulla, anzi mi hanno incitato negli studi e in tutto ciò che mi rendeva il cuore pieno di felicità.

 

-C’è un’opera che senti particolarmente vicina a te, un lavoro che rappresenta bene chi sei oggi artisticamente? Ce la puoi raccontare?

Di recente ho iniziato ad installare nelle mie mostre dei teli leggeri in PVC, su questi per tutta la superficie stampo fronte/retro le mie immagini, dopo di ché taglio a strisce questi teli. Una volta installati, svolazzano e ci si può passare in mezzo. Mi piace che l’opera si lasci attraversare dall’aria ma anche dall’uomo, mi piace pensare che l’uomo, in quel momento, con quell’atto diventi opera. 

 

intervista artistica Davide Bramante Sicily and Sicilians artista emergente

-La tua è un’arte visiva ma anche profondamente narrativa: le tue immagini raccontano storie, emozioni, memorie. Cosa cerchi di comunicare al pubblico attraverso le tue fotografie urbane stratificate?

Una cosa che mi piace dire a tutte le persone che incontro e conosco è: fuori da qui c’è un mondo.

 

-I tuoi “piccioni viaggiatori” sono uno dei dettagli più iconici delle tue opere. Che legame hanno con la tua personale ricerca artistica e cosa simboleggiano per te?

I piccioni viaggiatori sono principalmente per me, la mia cura, la mia pet therapy.

 

-Negli ultimi anni hai iniziato a esplorare anche il linguaggio della ceramica. Com’è nato questo interesse e cosa ti affascina?

Come molti degli artisti che conosco, ci si “afferma” per e con dei lavori, ma in realtà sono infiniti i progetti a cui si lavora. Chi del mondo dell’arte pensa a me, generalmente conosce le opere fotografiche. Il progetto “Vasi non Vasi” è un progetto che avevo in mente già nello scorso decennio ma che ho potuto mettere in scena solo tre anni fa, quando nel mio spazio San Sebastiano Contemporary ho avuto in residenza Andres Anza, il più famoso artista ceramista messicano.

 

intervista artistica Davide Bramante Sicily and Sicilians

-Anche se continui a viaggiare molto, hai scelto Palazzolo Acreide (SR) come base creativa, trasformando un edificio liberty abbandonato nella galleria San Sebastiano Contemporary. Cosa significa per te vivere e lavorare in quel borgo?

In realtà io vivo sempre più in Val di Noto, nelle campagne di Noto e a Palazzolo Acreide, ma ho ancora una casetta nella città che appena diciottenne mi ha accolto e “fatto cristiano” e cioè Torino.

 

Hai spesso parlato del dialogo tra arte e territorio. Se dovessi descrivere l’anima siciliana in una sola frase, cosa diresti?

L’anima siciliana è quella storia infinita, fatta di arrivi e partenze, lunga 3000 anni, di doni e ricchezze ricevute, a cui molti di noi artisti attingiamo.

 

intervista artistica Davide Bramante Sicily and Sicilians arte contemporanea siciliana Siracusa

Se dovessi dare un consiglio a un giovane artista siciliano che sogna di partire ma vorrebbe poi tornare, cosa gli diresti?

Direi che questo consiglio non è indicato solo per gli artisti, ma è indirizzato a tutti i giovani: si deve assolutamente partire, coltivare i propri sogni, arricchire il proprio status di immagini, storie, racconti, esperienze, ma solo in Sicilia consumarne il frutto. Una delle mie filosofie/massime è che la vita va viaggiata, ma il viaggio inizia sempre da casa, quindi 1000 viaggi e 1000 ritorni, questo è il mio augurio e anche il mio stile di vita.

Speriamo che questa intervista vi abbia fatto entrare, almeno per un istante, nel mondo stratificato e affascinante di Davide, tra pellicole e piccioni viaggiatori. Continuate a seguirlo nel suo viaggio artistico fatto di memorie, sogni e territori ritrovati — perché, come ci ha ricordato lui stesso, la vita va viaggiata, ma il viaggio inizia sempre da casa.

 

[:it]Mari Giuntini_Pittura[:en]Mari Giuntini_Painting[:]

pittrice emergente siciliana

[:it]Mari Giuntini è una pittrice emergente siciliana che nasce a Siracusa nel 1987. Qui frequenta l’Istituto d’arte e in seguito si laurea in Pittura all’ABA di Firenze con la tesi “La cecità del segno”, approfondendo temi legati al corpo come presenza, intenzionalità, estensione che rischia i propri confini senza perderli realmente, esprimendosi esattamente nell’istante che precede l’abbandono.

Leggi tutto “[:it]Mari Giuntini_Pittura[:en]Mari Giuntini_Painting[:]”

[:it]Ivana Urso _ Pittura[:]

[:it]Nella formazione artistica della pittrice emergente siciliana Ivana Urso si intrecciano diversi ambiti creativi, tutti caratterizzati da una straordinaria passione per l’arte, la pittura e l’artigianato artistico.
ivana urso Pittura Emo-tivoDopo la laurea in decorazione pittorica presso l’Accademia di Belle Arti di Catania ed aver vissuto diversi periodi di studio e approfondimento in campo artistico, si dedica alla decorazione d’interni. L’artista cerca di interpretare ciò che nell’istante in cui dipinge l’appassiona maggiormente.

In parallelo all’attività di decoratrice, ha sviluppato negli ultimi anni anche la ricerca artistica verso la vetrofusione. Questa attività l’ha portata a conoscere un materiale nuovo che non conosceva affatto, il vetro. Questo materiale l’ha davvero appassionata portandola a realizzare diverse opere molto particolari. La possibilità di incrociare, sfumare vetri e graniglie di diverso spessore e diversi colori hanno reso possibile la nascita di opere molto belle. Opere che nascono dopo la fusione ad oltre 800 gradi.
Da diversi anni partecipa attivamente a mostre collettive e collaborazioni con diversi artisti in ambito nazionale.

L’istinto, la passione e la libertà sono gli elementi cardine dei lavori di Ivana Urso. Realizza opere astratte, utilizzando prevalentemente colori acrilici, su tavola, tela o legno. Ama utilizzare colori caldi. I dipinti così eseguiti fanno parte della sua vita. Questi raccontano delle sue emozioni, del suo modo di essere e del suo modo di vedere la vita ed il mondo. Tutto racchiuso in una forma d’arte astratta. Nel corso degli anni ha arricchito la sua creatività artistica attraverso l’impiego di materiali come sabbia, stucco. Ciò le ha permesso di andare “oltre la pittura” dando vita a nuove forme e emozioni. La ricerca artistica della vetrofusione si affianca sempre sullo stile pittorico.  I riflessi, la brillantezza e la sfumatura dei vetri aprono nuovi spazi artistici e un nuovo mondo da scoprire. Tutto ciò attraverso la realizzazione di oggetti d’arte,complementi d’arredo, vetrate artistiche dal design moderno e raffinato.

[Best_Wordpress_Gallery id=”41″ gal_title=”Ivana Urso”][:]