Educare in Sicilia: il racconto del silenzio di Silvia

Silvia Petrucci ci racconta la sua visione di madre sulle relazioni sociali e sull’educare in sicilia, e lo fa con lo strumento più antico a disposizione dell’uomo: l’arte della parola e della scrittura, tessendo un racconto che si nutre di immaginazione e quotidianità.

Tutto quello che ci accade intorno è a suo modo straordinario, il problema è che non ce ne vogliamo accorgere. Allora stacchiamo gli occhi dai nostri smartphone, concentriamoci sul presente analogico e accendiamo la nostra fame di ricordi; il mondo è uno e centomila.


I. Ciao Silvia, ci parli del tuo libro “Il racconto del silenzio?”educare in sicilia
– “Il racconto del silenzio” è una delle storie inventate per mia figlia e poi da lei selezionate: quelle che mi venivano richieste con più frequenza sono diventat testo scritto, presentate a Leima editore e illustrate da una bravissima professionista palermitana, Chiara Buccheri, anche lei migrata a Milano. Tra i tre quella non del settore sono io!
La storia narra di un frammento educativo di una mamma nei confronti del figlio: nell’attesa di un autobus accadono molte cose e solo chi non è distratto o alienato con il proprio telefono, riesce a coglierle, arricchendo il proprio bagaglio di curiosità, attenzione, ascolto e immersione immaginifica nella realtà. E’ curioso che le storie più riuscite – quelle richieste da mia figlia e quindi selezionate per la scrittura – siano frammenti di insegnamenti che in contesti inventati comunicano messaggi che sono alla base della sua educazione: anche le altre, che usciranno nei prossimi mesi, hanno questa caratteristica.


II. Quali sono gli obiettivi che ti sei posta quando hai deciso di scrivere questo libro?
– L’obiettivo della narrazione era quello di costruire un momento relazionale e immaginifico anche in assenza di libri (sono tutte storie nate in momenti in cui non avevamo la possibilità di leggere); quello della pubblicazione è di lasciare una traccia di un momento di crescita insieme a mia figlia e di condividere dei racconti che, come succede nel passaggio tra tradizione orale e scritta, hanno avuto la forza di imporsi nella memoria e nella necessità narrativa dell’ascoltatore.


educare in siciliaIII. Nei prossimi giorni a Palermo si terrà Una Marina di Libri: in che modo il tuo libro si trasformerà in un laboratorio durante una delle giornate di questo splendido evento?
– Durante la Marina di Libri, il 9 Giugno dalle 16.00, verrà presentato il libro, verrà letto e infine l’illustratrice inventerà dei percorsi illustrativi dedicati ai bambini sul tema del racconto.


IV. Se non si riuscisse a venire all’evento dove si potrebbe trovare il libro?
– Il libro è distribuito in tutta Italia: per esempio a Milano sarà presente in Feltrinelli e Mondadori Duomo dal 15 giugno. Sarà comunque possibile richiederlo in tutte le librerie.

Cara, grazie mille per il tempo che ci hai concesso, non ci resta che farti un grande in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri, a presto!

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